Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
l'infedele | 139 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - L'infedele.djvu{{padleft:146|3|0]] nandosi. Allora, subito, ella gli disse, con intonazione freddissima:
— Te ne prego, Paolo, apri quella finestra.
Egli obbedì, subito. Tutta la gaia luce meridiana entrò nell’austera stanza e la riempì di pulviscolo d’oro. Qual viso era quello di Paolo! Pallido di un pallore terreo e con gli occhi rossi e le tempie rosse, come se invece di lacrime, fosse salita colà un’onda di sangue, con lo sguardo torbido e smarrito, tutti i suoi anni parean passati dalla bella virilità, all’accasciamento e allo sconforto di un’età più lontana. Chérie, sgomenta, si ricordò il bel volto fine un po’ consumato, ma leggiadro, ma arso dalla fiamma di una giovanile passione, che ella aveva ve-