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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - L'infedele.djvu{{padleft:161|3|0]] Chérie, non vi può essere pietà, per chi tradisce. Io ho tradito.
— Calmati... calmati — e gli prese le mani, come si prendono le mani di un ammalato, che vaneggia.
— Che vuoi, Chérie, ho tradito, ho commesso un tradimento odioso... io mi sento perduto...
E smorto, sconvolto, egli la fissò, come se non la vedesse, come se non la riconoscesse, come se non fosse stata proprio lei, a essere lo strumento del tradimento.
— Perduto, perduto, perduto... — ripeteva lui, follemente.
— Pace, Paolo, non pensare a ciò...
— Come, non pensare? È lo stesso come dire a chi ha un morto, in casa, di non pensarci più.
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