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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - L'infedele.djvu{{padleft:240|3|0]] una pura bocca orante: non è un crocifisso di quelli che portano sospeso al collo, da un cordoncino, le persone pie; è di quelli che si tengono attaccati al muro, presso il letto, e innanzi ai quali ci s’inginocchia, pregando. Esso apparteneva a una fanciulla, Grazia, che era un po’ parente e un po’ amica di Carlo. Molto gracile, molto sensibile, molto impressionabile, dedicata assai alle cose del cielo, quella povera creatura aveva nutrito, segretamente, una tenerezza innocente per Carlo. Lo aveva egli compreso? Aveva egli misurato l’intensità di questa tenerezza? Chi sa! Ella aveva sempre taciuto questo suo sentimento, mentre se ne struggeva: e se anche qualche cosa n’era trapelato, sino a lui,