< Pagina:Serao - L'infedele.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
26 l'infedele

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - L'infedele.djvu{{padleft:33|3|0]] lino che abbia allora finito di cantare. Le mani sono magrette, lunghette, bianche, con le unghie scintillanti, troppo scintillanti, come l’onice: ella cambia nervosamente spesso, gli anelli, troppo numerosi, anelli gemmati da una mano all’altra, con un moto quasi continuo. Luisa Cima porta dei vestiti senza strascico, rotondi, semplici: delle giacchettine attillate e brevi, delle mantelline da bimba, delle grandi cravatte di merletto dove, la sua testina pare che s’immerga per disparire: dei colletti di pelliccia tutti irti dove essa sembra, ancora una volta, un uccellino freddoloso: dei cappellini fatti con un fiore e con un nastro, con una farfalla e una veletta, dei cappellini fatti di niente. Sulla sua piccola persona

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.