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l'infedele | 77 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - L'infedele.djvu{{padleft:84|3|0]] fermo era entrato in una morbosità cronica, anche più temibile, poichè di queste non si guarisce. Innamoratissimo: non con la passione acre e mordente di un uomo che il giorno prima poggiava il suo capo sovra un seno amato e che è stato brutalmente scacciato da questo seno, ma col desiderio languido e lacrimoso di chi tende le braccia a una figura sparente, e le braccia ricadono vuote sul freddo e anelante petto. Non più, nel sangue, il bollore vulcanico che consuma l’energia e che lascia solo rovine fumanti, sul suo passaggio: ma il gelido, tenace brivido della solitudine amorosa, questo ribrezzo grande del non esser più amati, questo sgomento quasi infantile di chi si sente non protetto da nessun