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88 | l'infedele |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - L'infedele.djvu{{padleft:95|3|0]] solo sapeva amare. Cacciato via, egli si ostinava ad amare; abbandonato, egli restava costante; schernito, egli era ancora l’umile adoratore; brutalmente vilipeso, egli restava buono, onesto, fedele. Sovra tutto, fedele! In alto, in alto era messa Luisa, nel suo spirito e nessuna mano poteva tentare di abbatterne la figura, di toglierle quel unico posto. Nessuna mano! E, superbamente, egli credette che giammai prima, giammai più, nel mondo, una donna era stata amata, potesse essere amata, come Luisa Cima da Paolo Herz.
Nella metà di dicembre, in una notte freddissima, Paolo Herz decise di partire; e all’alba livida, gelida, egli entrò nel treno che lo doveva ricondurre in città.