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La Conquista di Roma | 153 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - La conquista di Roma.djvu{{padleft:157|3|0]]pei signori. E a quello salato, spesso i fornai dànno il sapore, non col sale, perchè costa troppo caro, ma passando sulla pasta fresca un panno bagnato nell’acqua di mare; e nelle case povere si usa un sale grosso, nero, grezzo, che si dovrebbe vendere solo per le bestie, ma che sono costretti a comperare gli esseri umani. Coll’aumento della tassa, il governo condannerebbe tutta una classe di contribuenti a privazioni intollerabili, cui terrebbero dietro gravi malattie e sempre più profonda miseria.
«I milioni spesi per la difesa nazionale, per l’esercito, sono santamente prodigati; ma è egli necessario essere forti, quando si è così poveri? Quando il ministro della guerra chiamerà sotto le armi i giovani di Basilicata e crederà di trovare una schiera di montanari robusti e animosi, sarà deluso vedendosi davanti un branco di esseri pallidi e rosi dalle febbri, cachettici, malinconici. O piuttosto, questo non accadrà; le province aride e infruttifere si vanno sempre più spopolando; il contadino, desolato dalla durezza della terra, angariato dal fisco, abbandonato dalla natura, perseguitato dagli uomini, preferisce voltare le spalle al proprio paese e andarsene nei lidi
Serao — La Conquista di Roma | 10 |
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