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La Conquista di Roma 319

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«Ella dovrà dunque subire dei contatti volgari?» chiese lui, con una dolcezza di pietà, per cui ella si tramutò di colore.

«Sì. Io sono piena d’indulgenza, mi par naturale essere indulgente: ma la volgarità mi offende e mi addolora.»

«Bisogna mettere in alto il cuore.»

«Il cuore? Il cuore non ci entra, in questo. È la fibra morale che soffre, sono i nervi. Così, preferisco venir qua: fra due mali, il minore.»

«Tanto Ella odia la politica?» arrischiò lui.

«Non la odio, non posso amarla.»

«Eppure è una forte e nobile idea,» azzardò egli ancora.

«Lo dicono: ma io non la intendo. Capisco altre idee nobili, buone, forti, generose, feconde di bene: non questa. Io sono troppo ignorante,» soggiunse, poi, umilmente.

«No, no,» si affrettò a dire lui, «Ella ha forse ragione.»

«Non posso amarla, questa idea. E poi, per noi donne certe idee, anzi le idee astratte, non rappresentano nulla. Noi abbiamo bisogno di una realtà che le concreti: la religione nella chiesa, nella figura della Madonna, del Cristo: la patria,

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