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La Conquista di Roma | 423 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - La conquista di Roma.djvu{{padleft:427|3|0]]pentito di averla trattenuta. A un tratto un pensiero cattivo contrasse il viso di Sangiorgio:
«È vero che non volete tornar più?»
«Tornerò, tornerò,» mormorò ella, facendo per uscire, parendole che già fossero passati quegli eterni cinque minuti.
«Oh, non lo dite, voi non tornerete, non volete tornar più,» riprese lui, tutto agitato, incapace di resistere a questa idea; «perchè ingannarmi? Ora ve ne andate, ma non ritornerete più, lo so, qualcuno me lo ha detto, dentro di me.»
«Ritornerò, ritornerò,» continuava a dire ella, con la sua voce dolce e ferma che aveva il potere di calmarlo. E per dargli la tranquillità, lo tenne per un momento sotto la freschezza del suo sorriso, sotto la serenità del suo sguardo.
Egli si placava, mansuefatto.
«Promettetelo, allora, che ritornerete: potete promettermelo?»
«Ve lo prometto.»
«Per la cosa o per la persona che più vi interessano nel mondo?»