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60 La Conquista di Roma

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - La conquista di Roma.djvu{{padleft:64|3|0]]un ambiente letificato di sole. Dal liquorista Ronzi e Singer, al Club delle Cacce, al grande balcone di donna Teresa Boncompagni, principessa di Venosa e dama della Regina, al Circolo Nazionale, le bandiere tricolori pendevano spiegate: all’angolo del palazzo Chigi, sul balcone dell’ambasciata austriaca, le due bandiere si univano, fraternamente. Nella nitidizza della luce, in cui tutto pareva vibrasse, a contorni precisi e taglienti, i tre colori, vividi, gittavano una nota acuta, allegrissima: e il tono giallo del sabbione sparso per il Corso e per la salita di Piazza Colonna sino al Palazzo Montecitorio, si rinforzava. Sulla terrazza del Circolo Nazionale, era una fittezza di ombrellini rossi, bianchi, azzurri, come imbionditi dal sole. Dai due lati del Corso, da Via Cacciabove, da Via della Missione, da Via Bergamaschi, era un accorrere continuo di gente, a frotte, a gruppi un luccicare di tube nere, uno scintillio di spalline dorate, un movimento ondeggiante di piume bianche e rosee, sui cappelli femminili.

Alle nove e mezzo il cordone militare era già a tutti gli sbocchi, e salendo verso Montecitorio, si arrotondava attorno all’obelisco sino agli Uffici

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