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110 Tramontando il sole

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Le amanti.djvu{{padleft:120|3|0]] tentamente, come quando gli parea intravvedere la verità di quell’anima femminile.

Ma ella schivò la confessione. Rispose, di scatto:

— Piaceva di più agli altri.

— La perfidia? A chi, dunque?

— A voi.

— A me?

— Proprio. Se io fossi stata una buona e affettuosa donnina e non una civetta infernale, se fossi stata un’anima pia e tenera e non una beffarda e arida creatura, mi avreste amata ben poco, credetemi — e le lampeggiarono gli occhi, come in quei tempi in cui egli delirava per quegli occhi.

— Se voi foste stata non buona, ma umana, semplicemente umana, Clara — egli disse, a voce bassa — allora, voi non avreste disfatta la mia vita.

— Veramente, disfatta? Mi sembra che stiate benissimo — e sogghignò.

— Io non mi lagno, signora — rispose Serra, semplicemente, ma senza durezza — e non vi rimprovero.

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