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116 | Tramontando il sole |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Le amanti.djvu{{padleft:126|3|0]] Così avete voluto che io fossi: niente e nessuno.
— Avete ragione — ella disse, domata a un tratto, caduta nella rassegnazione e nell’umiltà.
— Non vi rammentate che vi ho adorata come uno schiavo e che avete battuto sul mio cuore, come si batte sul dorso di uno schiavo? Non vi rimprovero, non mi lamento: ma voi mi domandate anche della pietà, voi che non ne avete avuta mai!
— Avete ragione — Clara ripetè, umilmente.
— Vi rammentate, Clara, che vi ho voluto bene così teneramente e che non me ne avete voluto mai? Vi ricordate che avete lasciato che io vi amassi, incoraggiandomi talvolta, talvolta avvilendomi, facendomi passare dalla gioia alla disperazione, in un giorno, e non volendomi bene mai, mai, nè prima, nè dopo, nè mai? È vero, o no?
— È vero, è vero — ella annuì, chinando il capo, fatta quasi più piccola dall’annichilimento, in cui la gittavano il rimorso e il rimpianto.