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Tramontando il sole 123

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Le amanti.djvu{{padleft:133|3|0]] s’ella, con la più perfetta umiltà — io non faccio paura a nessuno.

Ed era umile e semplice, nello stesso tempo: e una gran bontà le si leggeva negli occhi, nel sorriso, trapelava nella sua voce. Gli parve piccolina, così giovane e sempre così cara! Pure, volle dire quest’altra cosa lui:

— Credevo che non sareste venuta....

— Io? E perchè?

— Per farmi soffrire....

— Io vorrei che foste l’uomo più felice della terra, amico mio — esclamò ella, con una sincera convinzione.

Giovanni ebbe un sorriso malinconico. Disse, di nuovo:

— Sì, sì, ho creduto che non sareste venuta....

— Come avete potuto credermi così cattiva?

— Il mio animo è così combattuto dai dubbi, Clara — e il volto gli si turbò.

— No, no, non parliamo di ciò — ella replicò, subito, interrompendolo. — Fa male ad ambedue.

— È vero — egli consentì. Un sospiro

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