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Tramontando il sole 127

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Le amanti.djvu{{padleft:137|3|0]] bassando il capo: ed egli si riprese subito, commosso da tanta dolcezza. Solo a vederla così, ascoltatrice intenta e cheta, tutta data alle parole che, egli le diceva, coi begli occhi limpidi nella loro nerezza, piccola, vestita di nero, senza gioielli, senza nulla che sfolgorasse, senza nulla che stridesse, egli si sentì invadere da una tale letizia dell’anima che giammai gli parve di averne provata una simile. Ella fu, in questo, perfettissima: giacchè lasciò svolgersi quell’alta consolazione spirituale, senza avere l’aria di sospingerla, di provocarla, di goderne come di un trionfo: e quando lo spettacolo finì, si levò in piedi, pian piano, prendendo il suo mantello. Egli fu più lesto di lei: ed ella sentì che mentre l’aiutava ad indossarlo, le sue mani tremavano. Allora, ella ebbe un pensiero orgoglioso, muliebre. Pensò:

— Ora mi dà un bacio.

Egli s’indugiò a metterle questo mantello ed ella sentì il suo respiro, sulla sua nuca: ma Giovanni non le dette il bacio. E come Clara aveva nascosto la sua su-

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