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146 | Tramontando il sole |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Le amanti.djvu{{padleft:156|3|0]] un fatto dispiacevole, forse una lettera dell’uomo che l’aveva abbandonata, o il suo ritorno, forse. Diventò più freddo, più riservato. Mancò a un appuntamento. Ella lo rimproverò assai, quando lo rivide.
— Io vi disturbo, Clara — diss’egli, malinconicamente.
— Che vi fa pensare ciò? — gli chiese ella, precipitosamente.
— Sono stato sempre così superfluo, nella vostra vita. È sempre l’ultimo venuto, che mi ha scacciato. Almeno, confessatemi la verità.
— Non ho nulla da confessarvi, Giovanni.
— Ma voi siete agitata, molto, da qualche tempo.
— Sì, è vero.
— E non volete dirmi perchè?
— No, non ve lo voglio dire.
— Non me lo merito?
— È inutile.
— Non vi posso metter rimedio?
— No — ed ella voltò la testa in là.
— Nè consolazione?
— Consolazione? Forse.