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Tramontando il sole | 171 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Le amanti.djvu{{padleft:181|3|0]] il velo di una malinconia intensa, dove, ogni tanto, passava la nuvola dello sgomento.
— Come siete gioconda, questa sera! — le disse, come trasognato.
— Perchè ti voglio tanto bene — ella gli rispose, dolcissimamente, prendendogli le mani.
Egli si turbò sempre più.
— Non parliamo di questo, Clara.
— Perchè? Non mi credi? Non mi credi?
Egli tacque. Non le credeva, infatti. Ella intese perfettamente questa sfiducia.
— Che debbo fare, perchè tu creda?
— Nulla, Clara: non fare nulla. Io sono uno sventurato.
— E perchè? Non ti voglio bene, io, malgrado la tua incredulità? Non mi vuoi bene, tu?
— Io! — gridò lui. — No, no, non ti amo!
— E che mi hai detto ieri sera, allora? Hai mentito? Sei diventato bugiardo, ora? Non eri bugiardo, prima.
Giovanni Serra non rispose. Era così