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Tramontando il sole 193

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— Oh no! — esclamava, con un tono di stanchezza, di sfiducia, di paura.

— Io ti amo troppo — ella diceva, affogando di dolore, ma non mostrandolo.

— È ciò che mi trafigge. Io sono un indegno, Clara.

— E se non ti amassi più?

Giovanni impallidiva e taceva. Quel pallore, la rincorava.

— Se non ti amassi più, di’?

— Mi rassegnerei malinconicamente. Sono stato un grande sventurato, sempre.

— Ti rassegneresti? — e fremeva, ella.

— Mi rassegnerei.

— Mi riesce impossibile di non amarti, Giovanni! — ella esclamava.

— Se tu volessi, ti sarebbe facile. Credimi, non ti ho meritata prima: non ti merito adesso. Era destino!

— Parliamo d’altro — diceva lei, brevemente, vinta.

Ma si rinnovava ogni giorno, ogni sera, il duello, sopra una ben semplice frase così cara a tutti gli amanti. Quando ella era di umore più lieto, gli diceva:

     Serao. Le amanti. 25

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