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210 Tramontando il sole

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Le amanti.djvu{{padleft:220|3|0]] è così triste! Mi pare che tu pianga un morto.

— Sono tanti i modi di morire.

Così, in questo ambiente di gelido dolore, di amarezze quiete e infinite, di grandi veli bigi e fitti che li avvolgevano in una nuvola di orrenda e intima malinconia, evitavano di vedersi in casa, dove soffrivano anche più. Non si davano convegno, ma si incontravano randagi pallidi, vagabondi delle vie remote di Roma, camminando accanto senza parlarsi, o scambiando qualche motto insignificante. Una volta andarono al Colosseo; era un chiarore plenilunare bianchissimo, con un freddo vivido d’ottobre; ella era tutt’avvolta in un mantello col cappuccio. Si sedette, Clara, sovra uno scalino dell’anfiteatro; Giovanni, si sedette più giù, vicino a lei, toccandole le ginocchia con la testa. Il grandioso circo era tutto molle e candido, sotto il raggio lunare. Ella fece un atto, e la sua mano si posò, lievissima, sulla testa di Giovanni. Tacevano: la mano restava lì, lieve, fredda, immota. Egli si volse un poco, prese la

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