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224 | L'amante sciocca |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Le amanti.djvu{{padleft:234|3|0]] scerne l’anima, egli si abbandonò subito ad amare questa piccola Adele Cima. In quanto a lei, lo aveva amato immediatamente. Paolo Spada aveva fatto su lei un effetto folgorante. Il suo imbarazzo, la sua confusione, innanzi a lui, avevano qualche cosa di commovente. Le avevan detto che Paolo Spada era un illustre artista, che era un uomo celebre: ma ella non aveva letto di lui neppure una riga, e si era innamorata di lui, così, in un minuto secondo, senza rimedio. Ella si vergognava molto di questo subitaneo amore e non se lo sapeva spiegare.
— Io vi amo molto: ma non so il perchè — ella gli diceva, guardandolo coi suoi buoni occhi, che ingenuamente indagavano.
— Cercate bene — rispondeva lui, sorridendo teneramente.
— È inutile: non so perchè vi voglio bene. Lo sapete voi, forse, che conoscete tutte le cose?
— Io? Neppure per sogno.
— Allora non vi è, questo perchè — soggiungeva lei, subito convinta.