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L'amante sciocca | 231 |
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— Io ho amato molto il giglio, una volta, poi le violette di Parma, poi le orchidee....
— Che sono, le orchidee....
— Certi fiori molto rari, molto strani....
— Non li conosco — mormorò ella, distratta.
Pure, un lieve pallore l’aveva scolorita. Egli non se ne accorse. Ora, ella si era levata e avvicinatasi a un tavolino, ne aveva preso un ritratto di donna.
— Chi è questa signora?
— Quale? Ah!... una russa.
— Una straniera? Siete stato in Russia, voi?
— Sì, una volta.
— È lontano, è vero?
— Lontano: vi fa molto freddo.
— Perchè vi andaste allora?
— Mah!... per seguire questa signora....
— Voi l’amavate?
— Sì.
Un silenzio si fece. Adele Cima si morsicò il labbro inferiore: poi domandò:
— Come si chiamava?
— Questa russa? Natalia.