Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
L'amante sciocca | 239 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Le amanti.djvu{{padleft:249|3|0]] tuato alla solitudine — aveva ella opposto, timidamente, due o tre volte.
— Tu sei incapace di annoiarmi, cara — aveva sempre risposto lui, con quella tenerezza indulgente che era la nota principale del suo amore per Adele.
Ella era rimasta interdetta e pensosa, come se cercasse una idea, ancora oscura nella sua mente, e, forse, la forma per esprimerla. Finalmente, alle reiterate richieste dell’amante, perchè si decidesse a venire da lui, definitivamente, ella ebbe il coraggio di dire questo:
— E se tu, un giorno, non mi ami più?
— Io? Ti amerò sempre, diletta. Capisci che non vi è una ragione al mondo, perchè io finisca di amarti.
— Pure.... se non mi ami più? — aveva ella replicato, incapace di entrare in nessuna delle sottigliezze, talvolta crudeli, del suo amante.
— Non è possibile. Se accadesse.... rimarremmo egualmente insieme....
— Come?
— I mariti e le mogli non ci restano, forse, anche quando non si amano più?