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244 L'amante sciocca

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Le amanti.djvu{{padleft:254|3|0]] cosa che odia; forse, non ci riesce: ma a me, che importa? Vedo il risultato, io. Essa mi adora e divorerebbe i carboni ardenti, per me.

Uscivano insieme, sempre. Ella avrebbe preferito di andare per il Corso: anzi, ella trovava via Nazionale la più bella delle vie. Viceversa, egli era un appassionato, come tutte le anime artistiche, dell’antica Roma e più della sua solenne e poetica campagna romana. Egli non si stancava mai di ritornarvi, sebbene da anni ed anni vi andasse, figliuolo devoto dell’augusta città, ma più delle sue vaste solitudini. Colà, egli più si raccoglieva e pensava. Quelle estensioni di terra brunastra, qua e là appena appena sparse di qualche striscia di erba, quelle ondulazioni singolari del terreno, come per sommovimento tellurico, quelle alte barriere che dividono, non si sa perchè, quei campi infecondi, l’uno dall’altro, quelle rive cretose che discendono al fiume giallo, inclinandovi i neri bracci stecchiti dei salici, erano il miglior orizzonte per il suo gran sogno di arte e di poesia. E, amando

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