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18 | La grande fiamma |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Le amanti.djvu{{padleft:28|3|0]] mani inebrianti?...„ Ed ella nella fiorita campagna sorrentina, quando i villeggianti vicini, o i suoi ospiti, ritirandosi, l’avevano lasciata sola, libera, ella voleva far riapparire fantasticamente quei due indimenticabili giorni di oasi; ma armandosi con la stessa forza, con la stessa intensità, lo stesso inesplicabile fenomeno psicologico avveniva in lei ed ella non poteva che ricordare qualche scintilla della grande fiamma. Fra un turbine roteante d’impressioni, rammentava soltanto, Grazia, un sorriso enigmatico alla sua domanda: e tu, perchè mi ami? Sì, egli aveva avuto un sorriso bizzarro, lungo, pieno di un segreto profondo: ella rivedeva sempre innanzi agli occhi quel sorriso acuto, crudele, che parea le nascondesse la verità, tormentosamente. E nelle orecchie, nel cervello di Grazia restava una sensazione fissa, continua, invincibile, il ricordo della sua voce, quando la chiamava sommessamente, teneramente, dolorosamente, come se chiedesse amore e soccorso, come se invocasse pietà: Grazia, Grazia, Grazia!...
Così identica era la loro passione nel