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270 | L'amante sciocca |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Le amanti.djvu{{padleft:280|3|0]] suo cuore. Un giorno, quasi fosse presa da una curiosità puerile, gli domandò:
— Come ti è venuto in mente, di scrivere?
— A me? Non me ne ricordo.
— Ma infine, hai dovuto cominciare?
— Sì, ho cominciato.... non potevo far di meno di cominciare.
— Perchè?
— Era il destino, cara.
— Non hai mai pensato a fare un’altra professione?
— Mai. Non avrei saputo farla.
— Tu sai far tutto. Perchè non hai tentato?
— E perchè dovevo tentare? — gli disse lui, un po’ meravigliato.
— Così.... per fare quel che fanno tutti gli altri — diss’ella, penosamente.
Egli intese qualche cosa:
— Ti piacerebbe, eh, che io fossi un medico? O un impiegato? O un ufficiale di cavalleria? — e una lieve ironia era nella sua voce.
Ella impallidì e arrossì. Subito, negò tutto: