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L'amante sciocca 289

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Le amanti.djvu{{padleft:299|3|0]] stare. Smetti tutte queste buffonate. Tu non ti puoi cangiare.

— Oh Dio! — singhiozzò la poveretta.

— E ringrazia il Signore, invece, che non ti cambia. Se ti cambiasse, non ti amerei più.

— Perchè mi dici questo?

— Perchè è la verità. Ritorna alla tua semplicità, mia cara, o ci lasciamo per sempre.

Come ritornarvi totalmente? Ella obbedì, con la devozione della persona assolutamente innamorata, a quanto le aveva detto Paolo Spada; ella ritornò, tristemente, alle sue vesti di gusto borghese e ai suoi cappellini insignificanti: ella lasciò le sigarette e il cognac: ella schiodò tutti i ventagli vecchi e tutti i brandelli scoloriti delle stoffe, dalle pareti delle sue stanzette. Ma tutti questi atti, consecutivi, le rammentavano la inanità della sua persona: le ripetevano, mandando il rosso della vergogna al viso, che ella non poteva elevarsi, in nessun modo, dalla mediocrità dove era sempre vissuta: le replicavano, in tutte le forme, che una donna

     Serao. Le amanti. 37

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