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Sogno di una notte d'estate 367

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Le amanti.djvu{{padleft:377|3|0]] insieme, insieme a me tu hai sognato, abbiamo sognato laggiù, nel paradiso, il nostro paradiso. Oh angeli santi, voi stessi avete dovuto sorridere, poichè quello era l’amore buono, l’amore bello, l’amore santo, poichè io amava e tu mi amavi, Massimo, non mentire, non mentire, non togliermi questa fede....

— Vi sono una quantità di cose che somigliano all’amore e che l’amore non sono — disse lui, glacialmente. — La sera è chiara, vi è una buona e bella fanciulla, vi è il mare, vi è la gran poesia di questo paese nostro, la notte è lunga, il cuore è malinconico — e allora un nome, chi non lo pronunzia, un fiore chi non lo chiude sul petto, un bacio chi non lo dà? Sciocco colui che lascia sfuggire questi purissimi brevi piaceri dell’anima e dei sensi, puri piaceri che non hanno la macchia del peccato, che non debbono portare alle lacrime, alla tragedia e che vi fanno egualmente cara una notte, un giorno! Tutto questo non è affatto l’amore nel suo immenso turbamento, con le sue lotte quotidiane, con la sua gelosia feroce,

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