< Pagina:Serao - Le amanti.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

Sogno di una notte d'estate 381

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Le amanti.djvu{{padleft:391|3|0]] vi era nessun rimedio. Alla fine, ella, si decise e disse:

— Voi l’amerete.... sempre?

Prima di rispondere egli si raccolse e nei brevi minuti del silenzio, ritornò su quello che era stato, su quello che era la sua passione, provò a misurare il valore e la durata di quel vincolo che gli anni, la morale e material consuetudine avevano reso profondo e non risolvibile che dalla vecchiaia o dalla morte.

— Credo.... credo — egli mormorò, esaurito — che l’amerò sempre. Sono vecchio, Luisa: e la vita non si ricomincia. Voi siete giovane.... e potete obbliare....

— Voi non avete diritto di parlarmi così — ella disse, con un amaro sorriso. — Non vi accuso, non mi lagno; ma non cercate di consolarmi con queste vaghe parole. Io valgo meglio di questi banali conforti.

— Scusatemi — egli soggiunse, inchinandosi a quell’altero dolore, che non soffriva di essere turbato da nessuna voce, fosse pur quella della persona amata. —

     Serao. Le amanti. 48

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Le amanti.djvu{{padleft:391|3|0]]

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.