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La grande fiamma 63

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Le amanti.djvu{{padleft:73|3|0]] erano guardati in faccia, esitanti, non sapendolo. Ora, non domandava più. A ogni voltata di piccolo canale gli usciva dal petto un grido gutturale di avvertimento; a cui spesso rispondeva un altro grido, simile, dall’altro gondoliere che gli veniva incontro, con la sua gondola.

— Perchè le gondole sono così nere, nere dappertutto, nel panno, nel legno, nei cordoni, nei fiocchi? — domandò distrattamente donna Grazia.

— Portano il lutto della repubblica — rispose Ferrante, che aveva accesa una sigaretta e fumava.

— Veramente? — fece ella, guardandolo.

— Veramente.

— È triste, è triste — susurrò lei, colpita.

Ma sbucavano in Cannaregio, il quartiere popolare, le cui case sono piccole, le cui finestre sono adorne del bucato familiare, le cui fondamenta sono continuamente battute dai vivaci zoccoletti delle donne: ed è un andirivieni, al sole, di bimbi biondi, di donnine dai capelli neri

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