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La grande fiamma | 81 |
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— Anche. Ma è Venezia, sovra tutto. Io non posso ritornare in questo paese, senza sentir rinascere in fondo al cuore tutte le onde soffocate di tristezza.
— Anche voi? — mormorò Grazia, abbassando gli occhi.
— E perchè ci vieni? — chiese Ferrante. — Perchè scavare in sè questi strati così amari? I saggi sanno dimenticare.
— Sei un saggio, tu? — gli chiese ironicamente Giorgio.
— No — fece l’altro, con un senso di umiltà nella voce.
— E io neanche. Ogni anno vengo qui per un pellegrinaggio
— Religioso? — chiese Grazia.
— .... pietoso — rispose Giorgio. — Quando la vita esteriore più mi ha inaridito tutte le fonti del sentimento, quando più mi sento un freddo egoista capace di sacrificare tutto al mio piacere, quando più mi corrode la pazza vanità e la folle ambizione, allora io lascio Roma, lascio Parigi, lascio Londra e vengo qui, solo, a guarirmi, a diventar più umano, più buono. Voi ridete di me, forse?
Serao. Le amanti. | 11 |
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