< Pagina:Serao - Mors tua.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

— 254 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Mors tua.djvu{{padleft:262|3|0]]parole sarcastiche, nutriti malissimo e accatastati sulla paglia dei più sporchi cameroni, avevano avuto delle vecchie uniformi, stinte, spaiate, tutto ciò come se non fossero italiani e come se non fosse finita la guerra, tanto che la mala accoglienza italiana, aveva aggravato i loro malori fìsici e morali. Meschine, malaticcie figure di soldati e di ufficiali, che penetravano in quella stanza, dopo ore e ore di crucciosa attesa, in quell’anticamera: figure di una profonda tristezza umana, nell’avvilimento e lo stento di un lungo periodo di prigionia e, dopo, sconvolte da quel così doloroso ritorno in patria, ricevuti come fedifraghi, come traditori: alcuni addirittura inebetiti dalle privazioni, dalle sofferenze, stringentisi nelle spalle, innanzi al disdegno di tutti coloro che li accoglievano. Ma il capitano Moles, per diverse che fossero la miseria fìsica e il turbamento morale che avesse avanti, non cangiava la sua attitudine austera, in cui pareva pietrificato: e nelle sue corte e aride domande passava, penetrante e offensivo, il suo disdegno per il prigioniero italiano, che egli aveva davanti, in Trieste, finita la guerra, reduce dagli orrendi campi nemici della prigionia: disdegno invincibile in questo giudice, anche se il prigioniero che aveva davanti potesse ispirare, in chiunque, una immensa pietà.

Con una giubba scolorita che gli va troppo stretta e che gli lascia nudi i polsi, mostrando una camicia sfilacciata, con una faccia da idiota malato, e una voce indistinta, il soldato Pescatori Attilio sta innanzi al tavolo, dondolandosi, avanti e indietro, come se fosse per cadere.

— Quanto tempo, in prigionia? — interroga il capitano Moles.

— Non so. Molto tempo... non so — è la risposta vaga e lenta del soldato.

— Dove?

— In Ungheria ... così mi han detto ...

— Il nome del campo?

— Non lo so.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.