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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Sino al confine.djvu{{padleft:261|3|0]]appena si trovarono soli. — Perchè venne qui Francesco, pochi giorni dopo la vostra partenza?
Ella finse di non ricordare.
— Ma, credo.... mi sembra fosse citato come testimonio. Mi pare.
— Come, come, voi non ricordate?
— È passato tanto tempo!
— Beata voi che dimenticate così presto! — egli disse, pestando i piedi. — Io ricordo fatti di cinquantanni fa.
— Io no!
— E voi siete un’insolente!
— Ma, zio, ditemi una cosa. Perchè, se vi preme tanto sapere un fatto che a me non interessa molto, perchè non vi rivolgete a Francesco?
— Egli risponde con delle burlette. Del resto le cose si vengono a sapere lo stesso. Sì, vi dico! Si vengono a sapere dagli estranei. Nessuno ignora che egli venne per depositare presso il pretore una lettera del disgraziatissimo Priamo Felix: a chi era diretta questa lettera?
— Voi siete meglio informato di me! — disse Gavina, dirigendosi verso l’uscio.
Egli le corse addietro, l’afferrò, la strinse contro la sua pancia ansante.
— Tutti dicono che la lettera era diretta a voi. Capite? Ed io, vostro zio, io non ho saputo mai decifrare questo enigma.