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ccxxiv Prefazione

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Sonetti romaneschi I.djvu{{padleft:236|3|0]] Eccola qui, corretta:

Accende lumen sensibus.

  O Paracleto Spirito,
  Da te, da te V impetro,
  I lumi necessari
  Al Successor di Pietro.
  Quéi lumi almen concedigli
  Ch’egli negava a Cristoì
  Il dì che redimendoci
  Risorgere fu visto.
  Quei lumi che, sacrilego,
  Egli invece serbò
  Per onorar la vedova
  Di Papa Niccolò.

Sotto la data del 16 luglio 1859, il Roncalli registra che Marforio, avendo veduto un soldato del Papa con le iniziali R. E. (Reggimento Estero) sul giacò, chiese a Pasquino che cosa significassero; e Pasquino rispose: Rifiuto Europeo.

La sera del 25 maggio 1861, l’Accademia filodrammatica romana diede una rappresentazione in una sala del Palazzo Braschi, alla presenza del cardinale Altieri (quello del Pappagallo) suo protettore, e di molte signore dell’aristocrazia nera.

C’erano però anche molti liberali; e mentre terminava il primo atto, alcuni di essi, dietro le spalle del cardinale che occupava il posto d’onore, sprigionarono dal fondo dei loro cappelli a cilindro un bel numero d’uccellini con nastri tricolori al collo o alle zampe, e al tempo stesso cominciarono ad applaudire fragorosamente. Il cardinale, credendo che si applaudisse agli

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