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38 | Sonetti del 1830 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Sonetti romaneschi I.djvu{{padleft:350|3|0]] galera. Ma forse la frase deriva da un antico vendersi realmente por galeotto, per rematore.] 4 [Se su quel coso: su quella cattedra, o altro simile.] 5 [Non parevate.] 6 [V. la nota 3 del sonetto precedente.] 7 ["Non parlano,„ perchè, non potendo dir male di voi, non vogliono neppure dirne bene. Far mosca, per "far silenzio,„ è anche fiorentino. Ma in romanesco, quando si vuol dare maggior caricatura al discorso, si dice moschiera.] 8 [Diceste.] 9 [Ci partite: venite fuori anche ecc. Cfr. vol. VI, pag. 208, nota 5.] 10 Il foglio delle Conclusioni. [Sul quale era forse lo stemma papale, o davvero l'immagine di qualche santo. — V. la nota 1 del sonetto precedente.] 11 La dissertazione latina. [Come qualunque poesia, così qualunque altra cosa che si stampi o si reciti in simili occasioni, agli occhi de' Romaneschi diventa facilmente un sonetto.] 12 [Vi vuol fare.] 13 [Abatuccio, abatonzolo.] 14 Le pizze [le focacce] di rubrica. ["Nell' aula della Cancelleria, i novelli Avvocati Concistoriali tengono pubblica disputa e conclusione,... e dispensa di essa in istampa; e come gli Uditori di Rota fanno il donativo della pizza di marzapane, ornata e vagamente dipinta, al Papa ed agli altri cui tocca, insieme ai fiaschetti di aleatico, scatole di confetti, berrette, e guanti di pelle bianchi.„ Morosi, Dizion., vol. III, pag. 305.] Il Gnoli rispose il medesimo giorno con due sonetti in vernacolo ferrarese. [V. su lui anche il sonetto: L'ariscombùssolo ecc., 3 genn. 47.]