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Sonetti del 1834 219

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Sonetti romaneschi III.djvu{{padleft:229|3|0]] lingua illustre manca di questo verbo, che corrisponde perfettamente al pondre dei Francesi. [Veramente, il Manuzzi e il Tommasèo lo registrano con un esempio di Iacopone, ma lo dichiarano voce antiquata, mentre invece è vivo vivissimo a Roma, in tutta l'Umbria e chi sa in quanti altri luoghi. Gli è che in questo caso i due vocabolaristi hanno preso per norma l'Uso fiorentino, che rifiutano poi in mille e mille altri casi, cadendo perciò necessariamente in milioni d'errori e di contradizioni. Infatti, seguendo l'Uso fiorentino, il verbo fetare non doveva registrarsi punto, perchè al fiorentino non ha mai appartenuto; non seguendolo, come si fa a dire che è morto un vocabolo, che vive in tanta parte d'Italia? Su questi scogli si romperanno sempre le corna tutti coloro che non vogliono accettare la teoria del Manzoni.]      3 Cammeo.      4 Patanflana: grossa donna: benchè la povera regina vergine non abbia carne da vendere.      5 Il pettirosso, uccello la cui curiosità proverbiale lo mette nelle insidie del cacciatore.      6 Quale.      7 Altro.      8 È lepidezza del volgo il divider la terra nelle quattro chiappe del mondo.

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