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Sonetti del 1835 63

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Sonetti romaneschi IV.djvu{{padleft:173|3|0]] vescovo di Ferrara, proibiva con lettera del 28 aprile 1851 che gli Ebrei potessero essere ascritti alla Società del Casino di quella città, perchè "da tale contatto la Religione nostra Santissima e la morale non possono che riceverne danno.„ Cfr. Documenti sul Governo Pontificio, raccolti per decreto del Governo delle Romagne; Prato, 1860; parte I, pag. 306-7.]      2 [Più che non li odi tu.]      3 Misero.      4 Ripescasse. [Variante popolare: Ma ripescanno.]      5 [Cioè: "secondo le viste umane.„ L'opposto di dar tetto in zu.]      6 [Cioè: "con l'idea di morire per la redenzione del genere umano.„]      7 [Cioè: "l'Ebreo,„ ma detto con intenzione satirica o di spregio. Deriva dalle parole ebraiche Baruh abbà, le quali s'incontrano nel Salmo CXVII, 26:

BaruhabbàbescemAdonai,
Benedictusqui venitin nomineDomini,

e che propriamente sono un saluto rituale, ma di cui gl'Israeliti, o almeno gì' Israeliti di Roma, si servivano, e alcuni si servono ancora, per dare il benvenuto. Famose tra 'l nostro popolo sono due storielle in pessimi versi, che si ristampano ancora, e che, nelle edizioni che ne posseggo io, hanno per titolo: Sposalizio della gnora Luna col sior Baruccabà, e morte di essa per il gran disturbo avuto nel suo sposalizio; Prato, a spese di M. Contrucci e CC, 1864; — Diana infedele di Baruccabà seconde nozze, con la fuga di essa con due mercanti e morte dello sposo Baruccabà e del Rabbino: ed il suo ritrovamento in Venezia, abbandonata dalli due mercanti; Todi, con permesso.]      8 Subitochè: postochè.      9 Qualcuno.

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