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62 | Sonetti del 1835 |
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“A’ MIEI AMICI.
“Poiché talora attribuita al Belli
va circolando alcuna porcheria,
io vengo a protestar che non è mia,
ma forse è roba del signor Granelli.
“Non ch’io m’abbia pel capo la pazzia
di vantare il più grande fra i cervelli:
neppur credo però, cari fratelli,
di patirne assoluta carestia.
“Il ripudiar ciò che ha total difetto
di spirito, di gusto e proporzione
spero da voi che non mi sia disdetto.
“Così, fra gli altri aborti di stagione,
io vi dichiaro apocrifo il sonetto
che porta in rima un tal Rodomontone.„]
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