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Sonetti del 1845 263

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Sonetti romaneschi V.djvu{{padleft:273|3|0]]17 [Gambacce a iccase. Ciancaccia, da cianca, zanca, gamba.]      18 [Spavalda.]      19 [Malfatta, specialmente nelle gambe. Cfr. la nota 7 del sonetto: La cojjonella ecc., 9 dic. 44]      20 [Storta.]

LA BBANNA DE TERMINI

  Inzomma, sti regazzi de la bbanna
De Termini ggià ffanno un ber zussurro.
E ssi vvedete quer capotammurro
Come li fa ingarrà! ccome li manna!...

  Ve dico inzomma ch’io, sora Susanna,
Che dell’antri nemmanco ne discurro,
Si ssento questi cqui, ssubbito curro
E cce pianto mi’ mojje che ss’addanna.

  Ce ne sò ccerti inzomma, poverelli!,
Che jje dànno una bbuggera de tromma,
Da fàjjesce cacà li vermiscelli.

  Questo, è vvero, è un po’ troppo; perchè inzomma
Quer trommone a sti ppoveri franguelli
Propio li fa sfiatà, ppropio li spiomma.

3 gennaio 1845

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