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280 | Sonetti del 1845 |
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ER PADRONE BBONA MEMORIA
È ito in paradiso, poveretto!
Stammatina in zur fà de tredisciora
È arimasto llì in braccio a la Siggnora
Ner rivortallo pe’ aggiustajje er letto.
Che sturbo! Lo capisco, era un pezzetto
Che ss’aspettava de vedella fora;
Ma cquanno semo llì, ssora Todora...
Bisoggneria nun avé ccore in petto.
Bbasta, mó, sposa mia, v’ariccommanno
De dijje ar meno una requiameterna
E de venì ar mortorio che jje fanno.
Ma cche vve dite convurzione interna
Si cquello è mmorto parlanno parlanno!
Eh nun c’era più ojjo a la luscerna.
14 gennaio 1845
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