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372 Sonetti del 1847

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LA SCECHEZZA DER PAPA

  No, ssor Pio, pe’ smorzà le trubbolenze,
Questo cqui nun è er modo e la maggnera.
Voi, padre Santo, nun m’avete scera
Da fà er Papa sarvanno l’apparenze.

  La sapeva Grigorio l’arte vera
De risponne da Papa a l’inzolenze:
Vonno pane? mannateje innurgenze:
Vonno posti? impiegateli in galera.

  Fatela provibbì st’usanza porca
De dimannà ggiustizzia, ch’è un inzogno:
Pe’ ffà ggiustizzia, ar più, bbasta la forca.

  Seguitanno accusì, starete fresco.
Baffi, e gnente pavura. A un bèr bisogno
C’è ssempre l’arisorta der todesco.

2 gennaio 1847

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