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434 Sonetti del 1847

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LA BBRISCOLA

  “Sette de coppe? Ammazza, Margherita.„
“Nun posso.„ “Passa un carico.„ “D’uetta.„
“Ma ddunque in mano cosa ciai? puzzetta?„
“Cosa ciò! cciò una briscola vistita.„

  “E nemmanco pòi mette una miggnetta?„
“Ôh, inzomma io vado lisscio, ecco finita.„
“E accusì avemo perzo la partita.„
“Cosa te sciò da fà co’ sta disdetta?„

  “Sù, mmostramo le carte. Eh, un ber tesoro!
Un fante! Ebbè? che tte ne fai, sorella?
Cianno asso, tre e rre: ssò ttutte lòro.

  E sséguita a ddurà la svenarella!
A bbaiocc’a bbaiocco, pe’ ddio d’oro,
Ggià ssò ar papetto. È una gran porca jjella!.„

27 febbraio 1847

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