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lamente, perchè la sua madre Cassiopea pensava essere più bella che le Nereidi. E però anco la madre vi si vede residente in cattedra, ornata di tredeci altre stelle, ne’ confini de l’artico circolo. Quel padre de gli agnelli con la lana d’oro, con le sue dieci e otto stelle, senza l’altre sette circostanti, che fa ballando sul punto equinoziale? È forse ivi per predicar la pazzia e sciocchezza del re di Calchi, l’impudicizia di Medusa, la libidinosa temeritade di Giasone, e l’iniqua providenza di noi altri? Quei doi fanciulli, che nel signifero succedono al Toro, compresi da dieci e otto stelle, senza altre sette circostanti informi, che mostrano di buono o di bello in quella sacra sedia, eccetto, che il reciproco amore di doi bardassi? Per qual ragione il Scorpione ottiene il premio di venti e una stelle, senza le otto, che son ne le chele, e le nove, che sono circa lui, e tre altre informi? Per premio d’un omicidio ordinato da la leggerezza ed invidia di Diana, che gli fece uccidere l'emulo cacciator Orione. Sapete bene, che Chirone con la sua bestia ottiene ne l’australe latitudine del cielo sessanta e sei stelle per esser stato pedante di quel figlio, che nacque dal stupro di Peleo e Teti.

Sapete, che la corona di Ariadna, ne la quale risplendono otto stelle, ed è celebrata là avanti il petto di Boote e le spire de l’angue, non v’è se non in commemorazione perpetua del disordinato amor del padre Libero, che s’imbracciò la figlia del re di Creta, rigettata dal suo stupratore Teseo.

Quel Leone, che nel core porta il basilisco, e che ottiene il campo di trenta e cinque stelle, che fa continuo al Cancro? Evvi fortasse per esser giunto a quel suo commilitone e suo conservo de l'irata

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