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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:81|3|0]]non ostante vi si ammira l'estensione del suo sapere, con cui abbraccia tutto ciò che può essere essenziale all’arte antica. Per essa si estesero e si rettificarono le idee sì degli antiquarj che degli amatori delle antiche cose; onde ora tendon essi pure ad abbracciare in grande la natura delle belle arti. Una piccola gemma incisa che nulla significa, un rottame di bronzo, una vecchia chiave più non occupano tutto lo studio d’un erudito che si argomenta di sublimarne il pregio su falsi dati, o su mal figuri principj. Ogni pezzo antico, ogni classe, ogni specie vien apprezzata secondo il suo vero merito, giusta l’uso che farsene può, e ’l vantaggio che può arrecare: l'importante vien separato dall’inutile: una piccolezza non si spaccia più per gran cosa; tutto si colloca al luogo che gli conviene.
Non leggiero vantaggio trasse Winkelmann per estendere vieppiù le sue cognizioni dalla Descrizione delle gemme incise e delle paste del museo Stoschiano. A pochi mortali è conceduto d’aver sott’occhio le grandi collezioni degli antichi lavori; e Lippert, moltiplicando cogl’impronti, cioè colle paste di vetro e cogli zolfi le figure esatte delle antiche gemme, ha messo in istato gli eruditi e gli amatori di considerarne la bellezza meglio che far non poteano su i soli disegni intagliati in rame e stampati. In tal modo s’è estesa vieppiù e rettificata l’idea dell’arte e della beltà, e molta luce s’è apportata all’intero studio dell’Antiquaria. Trovali diffatti sulle gemme incise copia grandissima delle idee degli antichi artisti; e forniscon esse de’ lumi onde pienamente spiegare le favole rappresentate nei monumenti dell’arte. Le imitazioni degli antichi lavori, alla maniera del Lippert, suppliscono in certo modo a quella ispezione oculare, che aver non potrebbe chi non vive a Firenze e a Roma. Sentì
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