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disponeva le cose per modo, che appena lasciava al Trivulzio il titolo di governatore. Il vescovo di Luçon, gran cancelliere e presidente del senato, bramava non meno dell’altro la rovina del Trivulzio. Si voleva che gli affari andassero male a segno, che il re fosse costretto di togliere al Trivulzio la dignità. Di ciò scrive minutamente Girolamo Morone a Girolamo Varadeo, in data del 31 dicembre 1499. Questo illustre nostro cittadino

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