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S’a’ bei principi, amor, di fede armati,
  Corrispondesse con madonna il fine,
  Unqua il tuo col suo nome arrebbe fine.
Ma penso, ahimè, che’ n lei la tua possanza
  Non è di tal valor, che stringa il freno
  A l’alto suoi pensier d’onestà pieno;
Ch’assai mi dà desir più che speranza:
  Anzi veggio ne’ bei modi temprati
  Quasi molesta farsi in te fortuna,
  Si che ’l suo nome vive, il tuo s’imbruna.

Finita che fu la vaga e dilettevole canzonetta, Alteria, a cui toccava il primo luogo di favoleggiare, messa giù la viola e il plettro, che aveva in mano, alla sua favola in tal modo diede principio.


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