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Sua figlia doveva subire il suo stesso destino. Sarebbe stata circondata da una famiglia di disgraziati per nulla migliore di quella da cui usciva. 

— Signorina, — disse Alfonso alla sera seriamente a Lucia, — voglio essere il primo a farle le mie congratulazioni e perciò gliele faccio subito. 

Lucia ringraziò cerimoniosamente. 

— Non c’è ancora nulla da congratularsi perché Mario non fece ancora ufficialmente la domanda, — lo chiamava già confidenzialmente col nome di battesimo; — da lei però posso accettare delle congratulazioni in anticipazione. 

Alla sera Alfonso s’addormentò insolitamente presto, dopo aver subito per due ore la noia mortale della compagnia dei Lanucci e di Gralli. Sofferse al vedere lo sposo privo di spirito e d’idee, ma come comprendeva che la vecchia ne soffriva, cosí anche capiva che Lucia non se ne avvedeva e che il suo sposo le piaceva cosí dignitosamente muto. 

Alfonso si trasse le coperte fino al mento e a conclusione di una lunga riflessione sull’andamento delle cose umane mormorò: 

— L’uomo dovrebbe poter vivere due vite: Una per sé e l’altra per gli altri. 

Pensava che se avesse avuto due vite, ne avrebbe dedicata una alla felicità dei Lanucci. 


XIV


Una sera Annetta annunziò ad Alfonso che pochi giorni appresso doveva arrivare suo fratello Federico. Gliene dava l’avviso acciocché si preparasse per contenersi con la massima prudenza. Federico l’amava molto e finché soggiornava in città sarebbe stato difficile che la lasciasse mai sola. Non commettesse dunque delle imprudenze, perché

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