< Pagina:Tarchetti - Disjecta, 1879.djvu
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Dimmi, o ruscel che mormori
Si dolcemente, a piangere
Forse m’inviti tu
L’afflitta gioventù?
Esulta: oh! non m’illudere,
Dolce speranza; in seno
De’ freddi anni che sorgono
Vivrò felice almeno?
Ma questo cuor sì tenero
Avranno i dì domato?
Forse gli affetti struggere
Alla canizie è dato?
Ah no! pel lungo tramite,
Ch’ho della vita a correre
Nel cor non morrai tu,
Perenne gioventù!
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