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XIX.
RETROSPETTIVE
I.
Oggi di negro umor mi son svegliato,
Esco di casa, e lunghesso la via
Due demoni calvalcanmi dallato
Il mal d’amore e la malinconia.
Vo’ esorcizzarli e, in chiesa appena entrato,
Scorgo nell’ombra la fanciulla mia,
Che, china su lo spazzo del sacrato,
Mormora preci alla Vergin Maria.
La miro e in cor mi muto e mi domanda
L’afflitta anima mia s’ella mi vede,
E lacrime per gli occhi il cor mi manda.
Ma mentre che la guardo si è voltata
E veggo che è un error che mi deride...
Era una vecchia rugosa e sdentata.
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