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disjecta. 49

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  Età non è di canti...
Vanne a garrir dove stanno i garzoni
Da’ capei d’oro e le belle fanciulle;
Va ne’ prati smaglianti
Dove a torrenti si riversa il sole...
I margini e le culle
Son ripieni di bimbi e di viole.


  Benedetta la casa
Alla cui gronda i bei nidi appendete;
Voi vi recate la pace e l’amore
Voi, che i fanciulli dicono che siete
  Gli uccelli del Signore.
Mi ricordo che al mio nativo tetto
Venian le nonne vostre e darsi spasso
Ed era allor quel loco benedetto.
  Ma un dì l’allegro stuolo
Lasciò la casa e più non è tornato,
  E da quel giorno, lasso!
Le sventure il mio tetto han visitato.


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