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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tarchetti - Paolina, 1875.djvu{{padleft:100|3|0]] pide e pure, e riempivano la cella d’una armonia divina e inusitata. Un raggio del sole presso al tramonto illuminò all’improvviso quella scena, e parve ai tre giovani che la provvidenza mostrasse in tal modo di accettare e benedire i loro voti, vegliando sui loro destini.
Dio di bontà e di amore, Dio immenso e misericordioso, Voi che ci avete guidate finora sulla via del bene e della virtù, Voi che ci avete data un’anima sensibile ed affettuosa, i cui benefizî non potremmo rammentare che con lagrime riconoscenti, Voi così grande e così buono, degnatevi di proteggere ancora il nostro fratello, dategli la forza di sopportare questa prima avversità con coraggio e senza lamenti, perdonate a coloro che lo hanno offeso, e fate che i nostri cuori possano sempre benedirvi ed amarvi nell’amore e nella carità inesauribile degli uomini.
Recitata a voce sommessa questa preghiera, le due fanciulle si addormentarono senza profferire parola, chè glielo vietava il dolore, ma tenendosi strette per mano, quasi per dirsi che si amavano, che l’una aveva bisogno dell’altra, e che la fortuna non le avrebbe così facilmente disgiunte.