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— Oh, signor marchese! disse madama Gioconda alzandosi premurosamente e offrendo una sedia al nuovo giunto; ella è venuta oggi a proposito per ascoltare delle notizie decisive sul nostro tentativo, quantunque per nulla favorevoli.

— Dica, dica, madama, rispose il marchese sedendosi, e facendo passare il braccio destro sulla spalliera della sedia, per ostentare un’indifferenza mal simulata.

— Egli è.... ma.... Dio buono! io mi trovo terribilmente imbarazzata nel dirlo; mi è doloroso, molto doloroso il non averle potuto dimostrare la mia devozione con un favore in apparenza così facile e di poca importanza: insomma a che giova esitare? quella giovine non vuol saperne.

— Paolina? esclamò il marchese macchinalmente.

— Sì, Paolina, disse la sarta, e non vi ha mezzo al mondo per smoverla dalla sua ostinazione: immagini....

— Ma le ha ella fatto l’offerta di?...

— È d’uopo chiederlo? immagini, ripeto, che invece di aderirvi, o almeno di schermirsene in bella maniera, s’alzò, prese senz’altro il suo cappello, e se n’è uscita; e senza piangere come le altre volte, ma con una fierezza, con un

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